Anche i cibi e lo stile alimentare influiscono, in positivo o negativo, sulla migliore o peggiore funzionalità degli occhi. La prima regola è quella di non eccedere nelle quantità perché, come è ormai risaputo, gli abusi alimentari affaticano gli organi della digestione, del metabolismo e, conseguentemente, anche gli occhi. Infatti quando si è mangiato molto il sangue diventa più vischioso, scorre meno rapidamente e viene richiamato in misura maggiore verso l'apparato digerente e si riduce così l'ossigenazione delle altre regioni del corpo, occhi compresi: non è infrequente in questi casi che gli occhi manifestino il loro disagio con bruciori, lacrimazione e fastidio.
È buona norma, sia per la salute degli occhi, sia per quella dell'organismo tutto, non abusare di zuccheri e grassi. In particolare, l'eccessivo uso di zuccheri può favorire l'insorgere di malattie come il diabete di tipo 1 (non insulinodipendente), caratterizzato da un'iperglicemia (percentuale troppo alta di zucchero nel sangue) che può seriamente danneggiare anche le pareti dei vasi sanguigni della retina (retinopatia diabetica) e compromettere seriamente la funzione visiva.
L'eccessivo consumo di grassi di origine animale (carne, salumi, burro, uova) può a lungo andare provocare l'indurimento e le ostruzioni delle arterie che non sono più in grado di garantire una perfetta circolazione del sangue anche a livello oculare. Buona norma, dunque, è seguire un regime alimentare equilibrato, che privilegi i grassi vegetali (come quello presente nell'olio d'oliva).
L'abuso di caffè e tè, bevande a base di cola, alcolici, tabacco e farmaci (quando non prescritti dal medico) può mettere a repentaglio la salute generale degli organi e, conseguentemente, degli occhi, che per funzionare a dovere necessitano di una buona ossigenazione.
Esistono, in positivo, anche dei cibi 'amici' degli occhi. In generale sono tali quelli ricchi di vitamina C ed E che, essendo antiossidanti, preservano l'integrità di un po' tutti i tessuti. Tali cibi sono: agrumi, kiwi, fragole, peperoni, verdure fresche (vitamina C), olio d'oliva e olio di semi di girasole, meglio se consumati crudi (vitamina E).
Ma la vera vitamina degli occhi è la A: dalla sua presenza (sotto forma di retinolo) dipende la buona qualità della visione notturna. Essa infatti fa parte della rodospina, la sostanza che all'interno dei coni e dei bastoncelli trasforma la luce in impulsi nervosi; se questa scarseggia o funziona male, si è meno sensibili alla luce debole, cioè crepuscolare o notturna. Inoltre la mancanza di vitamina A porta all'ostruzione dei dotti lacrimali, con conseguente secchezza della cornea e della congiuntiva: nei paesi più poveri del mondo è diffusa la cecità causata da perforazione della cornea dovuta proprio a questo deficit alimentare. Nel menù di chi è attento alla propria vista, dunque, non dovrebbero mancare gli alimenti che contengono buone quantità di vitamina A oppure il betacarotene, la sostanza che nell'organismo viene trasformata appunto in questa vitamina: oltre agli oli di fegato di pesce, burro, latte, uova, ortaggi e frutta (specie quelli di colore giallo e arancio come carote, zucche, peperoni, pomodori, albicocche, melone).